Presentazione del "Laboratorio di kinesiologia sulla visione"

Atelier di kinesiologia educativa
La visione e le intelligenze percettive
Breve descrizione della tecnica base delle kinesiologia educativa 

Il Brain Gym®, ginnastica del cervello, fa parte della metodologia denominata Kinesiologia Educativa (educare attraverso il movimento) e consiste in una serie di esercizi corporei semplici e mirati, attraverso i quali il cervello viene stimolato e sollecitato in modo da favorire la cooperazione, la coordinazione e l’integrazione di entrambi gli emisferi nonché delle diverse zone cerebrali.
Il suo ideatore, Paul Dennison, ha dimostrato come l’utilizzo del movimento influisca sulle capacità di apprendimento. Nel 1991 il Brain Gym® è stato riconosciuto dalla National Learning Foundation come una delle migliori metodologie per il training di apprendimento.
Lo scopo del Brain Gym® è quello di fornire strumenti per affrontare le sfide quotidiane con più fiducia e sicurezza, per imparare a muoversi in mezzo agli altri, per rispettare e far rispettare i propri spazi, per accogliere con maggiore disponibilità le nuove informazioni e quindi apprendere con più facilità.
I movimenti della kinesiologia educativa - Brain Gym® corrispondono a tre aree di competenza.

L’organizzazione o centratura per centrarsi ed allinearsi. Permette di percepire ed esprimere gli stati d’animo e armonizzare le emozioni con il pensiero razionale. Consente di rispondere con chiarezza, sicurezza e in modo ordinato, di pianificare, di creare ordine e allineare pensieri ed oggetti. Permette di rilassarsi, calmarsi e stabilizzarsi fisicamente o emozionalmente. Aiuta la cooperazione.

La focalizzazione o comprensione per rilasciare la tensione trattenuta e rendere l’azione possibile. Permette di comprendere, esprimersi, prendere iniziative, unire i contesti globali con i dettagli. È legata alle difficoltà di concentrazione e di comprensione, di movimento nella motricità grossa e alle reazioni in situazioni di paura e di sfiducia. 

La comunicazione per incoraggiare la coordinazione sensomotoria e l'elaborazione dell'informazione necessaria per leggere, ascoltare e parlare. Facilita lo sviluppo della motricità fine e il passaggio da destra a sinistra, abilità implicate nella lettura, scrittura, lavori manuali e ascolto. 

Quando le nostre tre aree funzionali sono in equilibrio ci muoviamo in armonia, stabilità e sicurezza, apprendiamo ed integriamo facilmente le nuove informazioni, comunichiamo liberamente con gli altri e sviluppiamo il nostro potenziale creativo migliorando le capacità organizzative.

Organizzazione degli incontri
  • 1 incontro di presentazione sulla kinesiologia educativa. Durata: un’ora. Gratuito
  • 8 atelier sulle tappe dell’intelligenza percettiva.
    Durata: un’ora e trenta ciascuno. Costo 20 euro ad incontro
Descrizione degli incontri
Incontro introduttivo
Cos’è il Brain Gym®. Dove e come viene utilizzato. Presentazione della tecnica. Piccoli assaggi pratici del metodo.

Gli 8 Atelier sull’intelligenza percettiva.
La visione è un processo mentale, un modo di costruire i pensieri. Gli 8 cerchi percettivi che lavorano sulla visione, e non sulla vista, permettono di liberare i blocchi legati allo stress e al meccanismo di sopravvivenza nelle fasi di sviluppo oppure nella gestione del nostro quotidiano. Ci aiutano a ristabilire una specie di ordine all’interno dei nostri sistemi e delle abitudini compensatorie del sistema corpo/mente. 
Ogni atelier sarà sperimentale, faremo insieme esercizi per la visione e per il movimento corporeo, individueremo obiettivi personali o di gruppo, ci muoveremo alla scoperta delle nostre percezioni, del cambiamento e della ricerca dell’equilibrio.
  • L’OSSERVAZIONE
    La visione come propulsore del movimento, della vista e del pensiero. Questo cerchio crea la possibilità di sentirci in sicurezza per osservare e muoverci. Poniamo l’attenzione al modo in cui usiamo il linguaggio per esprimere i pensieri partendo da un’esperienza visiva. Sviluppiamo il cerchio dell’attenzione.
  • IL MOVIMENTO
    Sperimentiamo la cinestetica attraverso il movimento, la consapevolezza di dove siamo nello spazio come esperienza muscolare e strutturale per aiutarci a stabilire un rapporto con la gravità, l’equilibrio e il bilanciamento dal centro verso l’esterno del corpo. Sviluppiamo il cerchio spaziale corporeo.
  • L’ASCOLTO
    Il suono è uno dei primi strumenti del bambino in ogni esplorazione e controllo dell’ambiente fisico, e serve a stabilire l’equilibrio nell’orecchio interno. Esploreremo la percezione uditiva come supporto alla percezione e l’attenzione visiva nella penombra e nel buio. Sviluppiamo il cerchio del suono.
  • IL NUTRIMENTO
    Questo cerchio ci da la possibilità di cercare ciò che ci ha nutrito nel passato e ciò che ci nutre nel presente. Il nutrimento è visto nella sua globalità: alimenti, pensieri, immagini, suoni e ci riconduce alle esperienze nella natura. Dal punto di vista della visione esploreremo la visione d’insieme e la focalizzazione diffusa, ma anche la postura del corpo, l’equilibrio e la motricità globale che permettono di sentirci a nostro agio nella visione diurna e notturna. Sviluppiamo il cerchio di visione d’insieme.
  • L’ABILITA’ A COSTRUIRE
    Le nostre mani sono come operai e creatori che costruiscono un ponte tra la realtà interna ed esterna. Le mani e gli occhi lavorano insieme per toccare e dirigere il nostro mondo, dando forma alla nostra creatività. Dall’esperienza concreta fatta durante l’infanzia con il movimento, l’arte e il gioco nel mondo tridimensionale, formiamo i nostri schemi per dar vita e colore al linguaggio simbolico espresso su superfici bidimensionali come la tela dell’artista o il foglio di carta. Sviluppiamo il cerchio di coordinazione occhio-mano e della motricità fine.
  • LA PERCEZIONE DI SE’
    Sogni, immagini, sentimenti e disegni arricchiscono la nostra visione interiore. La visione richiede un gioco di interazioni tra il vedere e la memoria visiva. Riconosciamo ciò che vediamo paragonandolo ad un’altra immagine della nostra memoria; troviamo ciò che cerchiamo facendo un paragone tra l’immagine esterna e ciò che abbiamo immagazzinato nell’occhio della mente. Prendiamo coscienza di come ci sviluppiamo partendo dalle immagini che abbiamo immagazzinato e rielaborato dentro di noi. Sviluppiamo il cerchio della memorie di sentimenti e di associazioni.
  • LA COMUNICAZIONE
    L’abilità di comunicare con chi ci circonda è la sfida più grande. Esploreremo come nelle relazioni con gli altri prestiamo piena attenzione e ascoltiamo attivamente, facciamo collegamenti attraverso la lingua scritta e parlata e attraverso il contatto visivo e il toccare. Siamo in contatto con gli altri imparando a dare e ricevere attraverso il linguaggio, includendo un dialogo che coinvolga i sentimenti e lo scambio di idee. Sviluppiamo il cerchio del contatto visivo, della visione periferica e del linguaggio corporale.
  • LA SINERGIA
    Il tutto come somma delle singole parti. La sinergia è la capacità di far funzionare il cervello in modo integrato, esplorando la visione periferica e focalizzata, l’analisi del dettaglio e del contesto globale, la motricità fine partendo dalla motricità grossa, trasformando i nostri schermi senza perdere la prospettiva.
    E’ il cerchio della sinergia. L’ultimo cerchio, ma l’inizio di ogni fase della vita.

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